venerdì 18 settembre 2009

Si studia di più



Con le economie mondiali che si stanno lasciando alle spalle la crisi economica, secondo l'Ocse saranno sempre di più i giovani che decideranno di proseguire gli studi spinti anche dai vantaggi di cui gode chi ha un livello di istruzione più alto e dai tassi di disoccupazione che molto probabilmente resteranno ancora elevati. In particolare, l'Organizzazione con sede a Parigi, sulla base di una media dei Paesi Ocse, calcola che uno studente maschio laureato può sperare di avere un premio di oltre 186.000 dollari lordi in più, come una tantum in tutta la vita, rispetto a chi si è fermato al liceo. Questa cifra per le donne scende a poco più di 134.000 dollari riflettendo la disparità in molti Paesi sui guadagni tra maschi e femmine. E se i vantaggi maggiori in questo senso si notano negli Usa -- dove un maschio laureato può ambire a guadagnare oltre 367.000 dollari in più in tutta la vita e una donna laureata oltre 229.000 -- l'Italia si piazza al secondo posto per gli uomini. Nel nostro Paese infatti il vantaggio salariale, calcolato sempre su tutta la vita, supera i 322.000 dollari. Il Portogallo invece si piazza al secondo posto per le donne con un vantaggio salariale medio di 220.000 dollari. Secondo l'ultima edizione del rapporto dell'Ocse "Education at a Glance", i giovani che andranno all'università verranno ripagati in futuro con stipendi più alti, un miglior livello di salute e minori rischi di restare disoccupati. "Mentre ci lasciamo alle spalle la crisi economica globale, la richiesta di istruzione universitaria sarà più elevata che mai", ha spiegato il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurría. "Fino a quando queste istituzioni sono in grado di dare una risposta, gli investimenti in capitale umano contribuiranno alla ripresa", ha aggiunto. I dati Ocse forniscono un incentivo notevole a potenziare l'educazione universitaria nella maggior parte dei Paesi attraverso finanziamenti pubblici e privati. Secondo il rapporto, il numero delle persone laureate o con qualifiche di terzo livello, è aumentato in media nei Paesi Ocse del 4,5%, ogni anno, tra il 1998 e il 2006. In Irlanda, Polonia, Portogallo, Spagna e Turchia l'aumento è stato del 7% all'anno, o anche maggiore. Nel 2007, una persona su tre nei Paesi Ocse -- di età tra 25 e 34 anni -- ha ottenuto un titolo di studio di terzo livello. In Canada, Giappone e Corea, il rapporto è stato di uno su due. Nella maggior parte dei Paesi, il numero degli studenti che abbandona la scuola all'età minima consentita è in calo ma in Germania, Giappone, Messico, Polonia, Turchia e Usa il loro numero continua a crescere.
(Notizia dell'Agenzia REUTERS, pubblicata l'08.09.2009 sul web di Yahoo)

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