venerdì 25 settembre 2009

La dislessia e i dubbi di una madre



Al Ministero della Pubblica Istruzione
OGGETTO: diritto ad apprendere
Gentile Ministro,
chi Le scrive sono mamme, tecnici, maestre che si fanno portavoce delle esigenze di bambini e ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento.
Le scriviamo per segnare la grave situazione che purtroppo si va verificando nel nostro sistema scolastico.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 recita “1. Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.”
Esistono poi le Circolari da Voi emanate che specificano gli strumenti compensativi e dispensativi che devono essere utilizzati per garantire agli alunni con DSA i mezzi idonei per affrontare il percorso di studi (per citarne alcune la Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 - la Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 – la Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 Disturbi di apprendimento: indicazioni operative).
Bene. Nonostante queste buone premesse, questo è il mio caso personale:
“ Constatando le oggettive difficoltà e l'enorme disagio di mio figlio A., mi sono rivolta ad un centro diagnostico che, dopo aver effettuati tutti i test come da protocollo, ha diagnosticato Dislessia, Disortografia e Disgrafia.
Bene, applicando le misure compensative/dispensative e adeguando la didattica come suggerito dalle circolari, anche mio figlio sarebbe stato in grado di apprendere nel modo a lui più congeniale!
Mi sbagliavo.
Nonostante abbia regolarmente protocollato la diagnosi in segreteria, ogni minimo accorgimento per garantire a mio figlio un percorso scolastico fruttuoso e sereno, nel rispetto delle sue caratteristiche di apprendimento, è stato disatteso.
Ho constatato una disinformazione generale, a partire dalla segreteria fino ad arrivare al corpo docenti. Questa disinformazione ha portato ad atteggiamenti di ingiustificato scetticismo nei confronti della diagnosi, a disattendere a qualsivoglia indicazione delle circolari del Vostro ministero, a mortificare il bambino (già sufficientemente provato dalla sua disabilità) con compiti di castigo e appellativi offensivi che hanno definitivamente minato la sua autostima e smantellato passo a passo il suo normale desiderio di apprendere.
Ho concordato colloqui tra gli insegnanti e i tecnici (logopedista e neuropsicologa) che seguono mio figlio, ma non hanno avuti esiti. “
E dire che basterebbe un poco di informazione e alcune mirate modifiche al metodo didattico tradizionale, accorgimenti dei quali poi potrebbe godere tutta la classe, arricchendosi dalla valorizzazione delle diversità. Si andrebbe così incontro a bambini che realmente vivono anni così importanti come quelli della scuola con una grande sofferenza.
A questo punto il nostro impegno di mamme e tecnici del settore non basta più, serve, anzi è indispensabile, un Suo pronto intervento legislativo.
Serve, all'interno della scuola, almeno un'insegnante professionalmente preparata sui Disturbi di Apprendimento, cioè una Referente per la Dislessia, che possa essere di supporto alla famiglia e ai colleghi. Tale figura garantirebbe all'interno della scuola un punto di riferimento per i colleghi, potrebbe essere in contatto con le Associazioni che si occupano attivamente di DSA, sarebbe un aiuto fisso e competente. Ma purtroppo è ancora semi sconosciuta nel panorama scolastico italiano.
Sono indispensabili norme precise e una corretta e puntuale informazione, ad esempio pianificare corsi di aggiornamento per gli insegnant, di modo che siano sensibilizzati sull'argomento.
Si parla di bambini, Ministro, che piangono perchè vorrebbero imparare e non ci riescono. Si parla di adolescenti che abbandonano gli studi pur avendo un enorme potenziale.
Si parla del futuro di questo Paese.
Noi confidiamo nella Sua sensibilità e auspichiamo un Suo pronto intervento per velocizzare la promulgazione della Legge e un piano concreto di informazione sull'argomento.
Cordiali saluti.
(Lettera inviata al Ministro dell'Istruzione da una mamma del Forum Dislessia Online)

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