sabato 26 settembre 2009

I tragici omicidi di bambini



"I tragici omicidi dei tanti bambini caduti vittima dei genitori, che segnano in questi ultimi mesi una recrudescenza anche in Italia, devono interrogare la coscienza civile del nostro Paese e le istituzioni preposte alla tutela e alla salvaguardia dei bambini. Infatti, l’omicidio dei bambini rappresenta la forma più grave, ed irreversibile, di violenza, secondo l’OMS e la Convenzione dell’ONU. Essendo una forma di violenza, l’omicidio dei bambini non possiamo considerarlo fatalmente come un evento inevitabile, perché esso può essere prevenuto con sistemi di sorveglianza, di allerta e di previsione del rischio cui sono esposti i bambini che vivono in famiglie fragili o con genitori vulnerabili, già sperimentati in tanti Paesi e raccomandati dall’OMS. Il CISMAI, il Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia, il principale coordinamento nazionale dei centri e dei professionisti per la prevenzione dell’abuso all’infanzia, che si batte da anni per chiedere alle istituzioni del nostro Paese un sistema di prevenzione adeguato ed efficace con risorse certe, di fronte alle morti di tanti bambini innocenti, intende ribadire con forza che la tutela preventiva di questi bambini è responsabilità dello Stato e delle Regioni. La morte dei bambini, vittime dei problemi mentali dei propri genitori, può essere evitata se vengono sviluppati e finanziati quei servizi di prevenzione e di allerta in grado di supportare la genitorialità vulnerabile e di porre in sicurezza la salute psicofisica e la stessa vita dei bambini. Il Cismai, con i suoi Stati generali sul Maltrattamento all’Infanzia in Italia, ha rinnovato con forza la necessità di dare al nostro Paese una nuova politica di prevenzione della violenza sui bambini, indicando strumenti e servizi. Purtroppo, in questi ultimi mesi, stiamo assistendo a tagli indiscriminati da parte dello Stato su servizi fondamentali per la rete di protezione dei bambini, che non solo impediscono l’attivazione di sistemi, servizi ed azioni di prevenzione sui casi a rischio, come nella depressione post-partum, ma che riducono anche gli interventi di cura ed indeboliscono la tenuta del sistema dei servizi sociali. Ci auguriamo che lo Stato e le Regioni possano finalmente investire risorse sui sistemi di prevenzione della violenza all’infanzia, assicurando la protezione e la messa in sicurezza di tutti i bambini".
(Comunicato stampa del CISMAI sui tragici omicidi di bambini, Firenze, 24.09.2009)

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