mercoledì 30 settembre 2009

La meditazione



La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.
E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.
(Nelson Mandela)

martedì 29 settembre 2009

E se non puoi la vita che desideri



E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
(Constantinos Kavafis)

lunedì 28 settembre 2009

Istanti



Se potessi vivere nuovamente la mia vita
nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere tanto perfetto,
mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto lo sono stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.
Correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.
Andrei in più posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e proficuamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia.
Ma se potessi tornare indietro cercherei
di avere soltanto buoni momenti.
Che se non lo sapete, di quello è fatta la vita,
solo di momenti; non ti perdere l'oggi.
Io ero uno di quelli che non
andava mai da nessuna parte senza un termometro,
una borsa d'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera
e continuerei così fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri in calesse,
contemplerei più albe
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
(Jorge Luis Borges)

domenica 27 settembre 2009

Seguo questo corso di sabbia



Seguo questo corso di sabbia che scorre
tra i ciottoli e la duna
la pioggia d'estate piove sulla mia vita
su me la mia vita che mi sfugge mi insegue
e finirà il giorno del suo inizio.
Caro istante ti vedo
in questa tenda di bruma che indietreggia
dove non dovrò più calpestare quelle lunghe soglie mobili
e vivrò il tempo di una porta
che si apre e si richiude.
(Samuel Beckett)

sabato 26 settembre 2009

I tragici omicidi di bambini



"I tragici omicidi dei tanti bambini caduti vittima dei genitori, che segnano in questi ultimi mesi una recrudescenza anche in Italia, devono interrogare la coscienza civile del nostro Paese e le istituzioni preposte alla tutela e alla salvaguardia dei bambini. Infatti, l’omicidio dei bambini rappresenta la forma più grave, ed irreversibile, di violenza, secondo l’OMS e la Convenzione dell’ONU. Essendo una forma di violenza, l’omicidio dei bambini non possiamo considerarlo fatalmente come un evento inevitabile, perché esso può essere prevenuto con sistemi di sorveglianza, di allerta e di previsione del rischio cui sono esposti i bambini che vivono in famiglie fragili o con genitori vulnerabili, già sperimentati in tanti Paesi e raccomandati dall’OMS. Il CISMAI, il Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia, il principale coordinamento nazionale dei centri e dei professionisti per la prevenzione dell’abuso all’infanzia, che si batte da anni per chiedere alle istituzioni del nostro Paese un sistema di prevenzione adeguato ed efficace con risorse certe, di fronte alle morti di tanti bambini innocenti, intende ribadire con forza che la tutela preventiva di questi bambini è responsabilità dello Stato e delle Regioni. La morte dei bambini, vittime dei problemi mentali dei propri genitori, può essere evitata se vengono sviluppati e finanziati quei servizi di prevenzione e di allerta in grado di supportare la genitorialità vulnerabile e di porre in sicurezza la salute psicofisica e la stessa vita dei bambini. Il Cismai, con i suoi Stati generali sul Maltrattamento all’Infanzia in Italia, ha rinnovato con forza la necessità di dare al nostro Paese una nuova politica di prevenzione della violenza sui bambini, indicando strumenti e servizi. Purtroppo, in questi ultimi mesi, stiamo assistendo a tagli indiscriminati da parte dello Stato su servizi fondamentali per la rete di protezione dei bambini, che non solo impediscono l’attivazione di sistemi, servizi ed azioni di prevenzione sui casi a rischio, come nella depressione post-partum, ma che riducono anche gli interventi di cura ed indeboliscono la tenuta del sistema dei servizi sociali. Ci auguriamo che lo Stato e le Regioni possano finalmente investire risorse sui sistemi di prevenzione della violenza all’infanzia, assicurando la protezione e la messa in sicurezza di tutti i bambini".
(Comunicato stampa del CISMAI sui tragici omicidi di bambini, Firenze, 24.09.2009)

venerdì 25 settembre 2009

La dislessia e i dubbi di una madre



Al Ministero della Pubblica Istruzione
OGGETTO: diritto ad apprendere
Gentile Ministro,
chi Le scrive sono mamme, tecnici, maestre che si fanno portavoce delle esigenze di bambini e ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento.
Le scriviamo per segnare la grave situazione che purtroppo si va verificando nel nostro sistema scolastico.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 recita “1. Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.”
Esistono poi le Circolari da Voi emanate che specificano gli strumenti compensativi e dispensativi che devono essere utilizzati per garantire agli alunni con DSA i mezzi idonei per affrontare il percorso di studi (per citarne alcune la Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 - la Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 – la Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 Disturbi di apprendimento: indicazioni operative).
Bene. Nonostante queste buone premesse, questo è il mio caso personale:
“ Constatando le oggettive difficoltà e l'enorme disagio di mio figlio A., mi sono rivolta ad un centro diagnostico che, dopo aver effettuati tutti i test come da protocollo, ha diagnosticato Dislessia, Disortografia e Disgrafia.
Bene, applicando le misure compensative/dispensative e adeguando la didattica come suggerito dalle circolari, anche mio figlio sarebbe stato in grado di apprendere nel modo a lui più congeniale!
Mi sbagliavo.
Nonostante abbia regolarmente protocollato la diagnosi in segreteria, ogni minimo accorgimento per garantire a mio figlio un percorso scolastico fruttuoso e sereno, nel rispetto delle sue caratteristiche di apprendimento, è stato disatteso.
Ho constatato una disinformazione generale, a partire dalla segreteria fino ad arrivare al corpo docenti. Questa disinformazione ha portato ad atteggiamenti di ingiustificato scetticismo nei confronti della diagnosi, a disattendere a qualsivoglia indicazione delle circolari del Vostro ministero, a mortificare il bambino (già sufficientemente provato dalla sua disabilità) con compiti di castigo e appellativi offensivi che hanno definitivamente minato la sua autostima e smantellato passo a passo il suo normale desiderio di apprendere.
Ho concordato colloqui tra gli insegnanti e i tecnici (logopedista e neuropsicologa) che seguono mio figlio, ma non hanno avuti esiti. “
E dire che basterebbe un poco di informazione e alcune mirate modifiche al metodo didattico tradizionale, accorgimenti dei quali poi potrebbe godere tutta la classe, arricchendosi dalla valorizzazione delle diversità. Si andrebbe così incontro a bambini che realmente vivono anni così importanti come quelli della scuola con una grande sofferenza.
A questo punto il nostro impegno di mamme e tecnici del settore non basta più, serve, anzi è indispensabile, un Suo pronto intervento legislativo.
Serve, all'interno della scuola, almeno un'insegnante professionalmente preparata sui Disturbi di Apprendimento, cioè una Referente per la Dislessia, che possa essere di supporto alla famiglia e ai colleghi. Tale figura garantirebbe all'interno della scuola un punto di riferimento per i colleghi, potrebbe essere in contatto con le Associazioni che si occupano attivamente di DSA, sarebbe un aiuto fisso e competente. Ma purtroppo è ancora semi sconosciuta nel panorama scolastico italiano.
Sono indispensabili norme precise e una corretta e puntuale informazione, ad esempio pianificare corsi di aggiornamento per gli insegnant, di modo che siano sensibilizzati sull'argomento.
Si parla di bambini, Ministro, che piangono perchè vorrebbero imparare e non ci riescono. Si parla di adolescenti che abbandonano gli studi pur avendo un enorme potenziale.
Si parla del futuro di questo Paese.
Noi confidiamo nella Sua sensibilità e auspichiamo un Suo pronto intervento per velocizzare la promulgazione della Legge e un piano concreto di informazione sull'argomento.
Cordiali saluti.
(Lettera inviata al Ministro dell'Istruzione da una mamma del Forum Dislessia Online)

giovedì 24 settembre 2009

Due amanti felici



Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell'erba,
lascian camminando due ombre che s'unisco,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s'uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E' la felicità una torre trasparente.
L'aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l'eternità della natura.
(Pablo Neruda)

mercoledì 23 settembre 2009

I'll always love you



If I should stay
I would only be in your way.
So I'll go but I know.
I'll think of you every step of the way.
I will always love you.
I will always love you.
You, you, my darling you (mm).
Bittersweet Memories.
That is all I'm taking with me.
So goodbye please don't cry.
We both know I'm not what you.
You need.
I hope life treats you kind.
And I hope you have all you dreamed of.
And I wish to you joy and happiness.
But above all this, I wish to you love.
You, darling I love you.
Oh, I'll always, I'll always love you
(Withney Houston, "Theme From The Bodyguard")

martedì 22 settembre 2009

Crazy



I remember when, I remember, I remember when I lost my mind
There was something so pleasant about that place.
Even your emotions had an echo
In so much space.
And when you're out there
Without care,
Yeah, I was out of touch
But it wasn't because I didn't know enough
I just knew too much.
Does that make me crazy?
Does that make me crazy?
Does that make me crazy?
Possibly [radio version]
probably [album version].
And I hope that you are having the time of your life
But think twice, that's my only advice.
Come on now, who do you, who do you, who do you, who do you think you are,
Ha ha ha bless your soul
You really think you're in control.
Well, I think you're crazy
I think you're crazy
I think you're crazy
Just like me.
My heroes had the heart to lose their lives out on a limb
And all I remember is thinking, I want to be like them
Ever since I was little, ever since I was little it looked like fun
And it's no coincidence I've come
And I can die when I'm done.
Maybe I'm crazy
Maybe you're crazy
Maybe we're crazy
Probably.
Uh, uh...
Ricordo quando, ricordo, ricordo quando ho perso la testa
c'era qualcosa di così piacevole in quel posto
anche le tue emozioni avevano un eco e così tanto spazio.
e quando sei là fuori, senza attenzione
si, perdi il senso della realtà
ma per me non è stato perchè non ne sapevo abbastanza
anzi, sapevo fin troppo.
questo mi rende pazzo?
questo mi rende pazzo?
questo mi rende pazzo?
forse.
e spero che stai vivendo il tempo della tua vita
ma pensaci due volte, è il mio solo consiglio
vieni, adesso, chi pensi chi pensi chi pensi
chi pensi di essere ah ah ah Dio benedica la tua anima
tu pensi davvero che hai il controllo di te stesso.
io penso che sei pazzo
io penso che sei pazzo
io penso che sei pazzo
proprio come me.
i miei eroi avevano il coraggio
di perdere le loro vite da soli
tutto quel che ricordo è che
pensavo di voler essere come loro
proprio da quando ero piccolo,
proprio da quando ero piccolo
sembrava divertente, e non ho trovato alcuna coincidenza
e non posso morire quando sono fatto.
ma forse sono pazzo
forse sei pazzo tu
forse noi siamo pazzi
forse
(Gnarls Barklely)

lunedì 21 settembre 2009

Le nuvole



Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio.
Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri.
Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore.
Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai.
Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
(Fabrizio De Andrè, 1990)

domenica 20 settembre 2009

Knocking on heaven's door



Mama, take this badge off of me
I can't use it anymore.
It's gettin' dark, too dark for me to see
I feel like I'm knockin' on heaven's door.
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door.
Mama, put my guns in the ground
I can't shoot them anymore.
That long black cloud is comin' down
I feel like I'm knockin' on heaven's door.
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
(By Bob Dylan, 1973)

sabato 19 settembre 2009

Il coraggio di (ri)apprendere a leggere e scrivere



El coraje de (re) aprender a leer y escribir.
Con ocasión de la Jornada Mundial de la Alfabetización, la Federación Suiza Leer y Escribir lanzó este martes un exhorto a las autoridades suizas para que apoyen sus programas de lucha contra ese problema educativo.
En Suiza, 800 mil personas adultas son incapaces de leer, escribir o efectuar cálculos de manera correcta como consecuencia de un aprendizaje insuficiente, la falta de uso de la lectura o por problemas de orden físico.
"Pero lo que hay que subrayar, es que en la edad adulta es posible corregir esa deficiencia y aprender o re-aprender", subraya el presidente de Federación Suiza Leer y Escribir (FSLE), Roger Nordmann, en entrevista con swissinfo.ch.
Nacida hace dos años de la unión de diversas entidades locales consagradas a la enseñanza de la lectura y la escritura, la Federación imparte cursos a un total de 2000 adultos en todo el país. "Lo que es muy poco en comparación con las 800 mil personas que requieren esa enseñanza", comenta Nordmann.
De ahí que la organización exhorte a las autoridades suizas a apoyar sus esfuerzos para dotar a todas las personas que los requieran, de esos instrumentos básicos del conocimiento.
Entre los objetivos de la FSLE se encuentran justamente el de brindar acceso a la lectura y la escritura a todos los niveles; la defensa del derecho a una formación de base suficiente y la puesta a disposición de los medios necesarios, y el funcionamiento como centro de competencia en materia de "iletrismo" o analfabetismo funcional.
Analfabetismo e "Iletrismo"
El analfabetismo, explica Roger Nordmann, es propio de las personas que nunca fueron a la escuela, mientras que el iletrismo (o analfabetismo funcional) es aquel que sufren las personas que asistieron a la escuela, que conocen las letras pero que no llegan a utilizar la escritura como útil de trabajo, ni llegan a comprender textos o frases.
"En Suiza estamos más concernidos por el iletrismo que por el analfabetismo", subraya.
De acuerdo con la FSLE, 366.000 personas de nacionalidad suiza, de entre 16 y 65 años, están en situación de iletrismo grave, y 415.500 extranjeros.
Esa situación obedece a una deficiente formación escolar, al olvido de la escritura y la lectura como resultado de la falta de uso o a problemas de orden físico tales como la dislexia.
Con respecto al primer factor, destaca nuestro interlocutor que un 7% de los alumnos que egresan de la escuela obligatoria tiene un nivel insuficiente de conocimientos de la lectura y la escritura.
"Hay una gran debilidad a ese nivel. Nadie debe salir de la escuela sin saber leer y escribir. Es una de nuestras reivindicaciones".
Astutos e inteligentes
¿Cómo se puede vivir en el mundo actual sin poder leer y escribir?
"Pidiendo ayuda. Uno llega a la máquina distribuidora de boletos para el transporte y pide ayuda explicando que olvidó sus lentes.
Cuando llega una circular de la escuela de los niños, se pide a la esposa o al esposo que la lea", anota Roger Nordmann.
"Las personas que no saben leer están obligadas a encontrar toda suerte de subterfugios. Y, contrariamente a la idea que se tiene, son muy inteligentes, porque para poder sobrevivir en nuestra sociedad sin saber leer o escribir se requiere una gran astucia".
Con todo, añade nuestro entrevistado, los adultos que carecen de los conocimientos que nos ocupan padecen de un sentimiento de culpabilidad o de vergüenza, amén de que están seriamente limitados en diversos rubros: el social, el económico...
"No pueden aprender una profesión, ni ejercer su derecho al voto o defenderse sus derechos en caso de algún tipo de problema con su seguro, por ejemplo".
Empero, el desconocimiento entre los adultos de la lectura y la escritura no es una fatalidad. La FSLE ofrece cursos que, de acuerdo con su director, en un plazo de dos años a razón de cuatro horas por semana en el caso de personas con grandes dificultades, serían suficientes.
Ganan en capacidad y libertad
"Hay que tener la decisión de hacerlo y vale realmente la pena porque se gana en capacidad y en libertad".
En lo que atañe al analfabetismo, indica que ese problema es mínimo en Suiza y corresponde básicamente a inmigrantes, de algunos países de África, que no asistieron a la escuela en sus países de origen.
"Pero son personas que aprenden rápido y que tienen una gran determinación: la tuvieron para llegar hasta Suiza y la tienen también para aprender a leer y escribir".
(Articolo tratto dal web: Swissinfo)

venerdì 18 settembre 2009

Si studia di più



Con le economie mondiali che si stanno lasciando alle spalle la crisi economica, secondo l'Ocse saranno sempre di più i giovani che decideranno di proseguire gli studi spinti anche dai vantaggi di cui gode chi ha un livello di istruzione più alto e dai tassi di disoccupazione che molto probabilmente resteranno ancora elevati. In particolare, l'Organizzazione con sede a Parigi, sulla base di una media dei Paesi Ocse, calcola che uno studente maschio laureato può sperare di avere un premio di oltre 186.000 dollari lordi in più, come una tantum in tutta la vita, rispetto a chi si è fermato al liceo. Questa cifra per le donne scende a poco più di 134.000 dollari riflettendo la disparità in molti Paesi sui guadagni tra maschi e femmine. E se i vantaggi maggiori in questo senso si notano negli Usa -- dove un maschio laureato può ambire a guadagnare oltre 367.000 dollari in più in tutta la vita e una donna laureata oltre 229.000 -- l'Italia si piazza al secondo posto per gli uomini. Nel nostro Paese infatti il vantaggio salariale, calcolato sempre su tutta la vita, supera i 322.000 dollari. Il Portogallo invece si piazza al secondo posto per le donne con un vantaggio salariale medio di 220.000 dollari. Secondo l'ultima edizione del rapporto dell'Ocse "Education at a Glance", i giovani che andranno all'università verranno ripagati in futuro con stipendi più alti, un miglior livello di salute e minori rischi di restare disoccupati. "Mentre ci lasciamo alle spalle la crisi economica globale, la richiesta di istruzione universitaria sarà più elevata che mai", ha spiegato il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurría. "Fino a quando queste istituzioni sono in grado di dare una risposta, gli investimenti in capitale umano contribuiranno alla ripresa", ha aggiunto. I dati Ocse forniscono un incentivo notevole a potenziare l'educazione universitaria nella maggior parte dei Paesi attraverso finanziamenti pubblici e privati. Secondo il rapporto, il numero delle persone laureate o con qualifiche di terzo livello, è aumentato in media nei Paesi Ocse del 4,5%, ogni anno, tra il 1998 e il 2006. In Irlanda, Polonia, Portogallo, Spagna e Turchia l'aumento è stato del 7% all'anno, o anche maggiore. Nel 2007, una persona su tre nei Paesi Ocse -- di età tra 25 e 34 anni -- ha ottenuto un titolo di studio di terzo livello. In Canada, Giappone e Corea, il rapporto è stato di uno su due. Nella maggior parte dei Paesi, il numero degli studenti che abbandona la scuola all'età minima consentita è in calo ma in Germania, Giappone, Messico, Polonia, Turchia e Usa il loro numero continua a crescere.
(Notizia dell'Agenzia REUTERS, pubblicata l'08.09.2009 sul web di Yahoo)

giovedì 17 settembre 2009

Hey Mama



Hey mama, this that sh*t that make you move, mama
Get on the floor and move your booty moma
We the blast masters blastin' up the jamma
(REEEEEEEWIIIIIIND)
Cutie cutie, make sure you move your booty
Shake that thing like we in the city of sin, and
Hey shorty, I know you wanna party
the way your body look realli make me feel nauuughty
Cutie cutie, make sure you move your booty
Shake that thing like we in the city of sin, and
Hey shorty, I know you wanna party
the way your body look realli make me feel nauuughty.
I got a naughty naughty style and a naughty naughty crew
But everything I do, I do just for you
Im a little bit of Or, and a bigger bit of Nu
The true n*ggers know that the peas come thru
We never cease(NOO), we never die no we never disease(NOO)
We multiply like we mathamatice
Then we drop bombs like we in the middle east
(The bomb bombas, the base move dramas)
Naw y'all knaw, who we are
y'all knaw, we the stars
Steady rockin' on y'alls boulevards
And, lookin' hot without bodygaurds
(I do) what I can
(Y'all come thru)will.i.am
And still I stand, with still mic in hand
(So come on mama, dance to the druma).
Hey mama, this that sh*t that make you groove, mama
(hey)get on the floor and move your booty mama
(yaw)we the blast mastas blastin' up the jamma
(hey)so shake your bambama, come on now mama
Hey mama, this that sh*t that make you groove, mama
(hey)get on the floor and move your booty mama
(yaw)we the blast mastas blastin' up the jamma
(la la la la la).
We the big town stumpas, and and big sound pumpas
The beat bump bumpas in your trunk trunkas
The girlies in the club with the big plump plumpas
And when I'm makin' love, my hip hump humps
It never quits(NOOOO) we need to carry 9mm clips(NOOOO)
Dont wanna squize trigger, just wanna squize t*ts
(lubaluba)cause we the show stoppas
And the chief rockas, number one chief rockas
Naw y'all knaw, who we are
y'all knaw, we the stars
Steady rockin' on y'alls boulevards
How we rockin' it girl, without body guards
Now she be, fergie from the crew bep, come and take heed, as we take the lead
(so come on bubba, dance to the druma).
Hey mama, this that sh*t that make you groove, mama
(yaw)get on the floor and move your booty mama
(wuh)we the blast mastas blastin' up the jamma
(NAWWWW, NAWWW)
Cutie cutie, make sure you move your booty
Shake that thing like we in the city of sin, and
Hey shorty, I know you wanna party
the way your body look realli make me feel nauuughty.
But the race is not, for the swiss
But who really can, take control of it
And tippa irie and the black eyed peas will be thhhheeerre
til infiniti, til infiniti, til infiniti, til infiniti
Tippa is ouuuuuut.
Nosa dima shock, nosa dima ting
everytime you sit there i hear, bling bling
O wata ting, hear blacka sing
grinding, and winding
and the madda be moving in a perfect timing
and we dance and dance to the end of the thing
and we're really to nice, it finga akin
like rice and peas and chicken and bling.
Hey mama, this that sh*t that make you groove, mama
(hey)get on the floor and move your booty mama
(yaw)we the blast mastas blastin' up the jamma
(hey)so shake your bambama, come on now mama
Hey mama, this that sh*t that make you groove, mama
(hey)get on the floor and move your booty mama
(yaw)we the blast mastas blastin' up the jamma
(la la la la la [fade))
("Hey Mama", da: "Elephunk" by BEP-Black Eyed Peas)

mercoledì 16 settembre 2009

Falso ideologico



"Il falso ideologico è un reato dovuto alla presenza di menzogne in un documento. La giurisprudenza lo distingue, quindi, dal falso materiale, che consiste nella creazione di un documento da parte di qualcuno che non ne è l’autore o nell’alterazione di un documento originale. Nel codice penale sono gli articoli 479/493 quelli destinati a punire questo reato".
(Tratto da "Wikipedia")

martedì 15 settembre 2009

La cura



Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,

dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.

Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,

dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,

dalle ossessioni delle tue manie.

Supererò le correnti gravitazionali,

lo spazio e la luce

per non farti invecchiare.

E guarirai da tutte le malattie,

perché sei un essere speciale,

ed io, avrò cura di te.

Vagavo per i campi del Tennessee

(come vi ero arrivato, chissà).

Non hai fiori bianchi per me?

Più veloci di aquile i miei sogni

attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.

Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.

I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,

la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.

Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.

Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.

Supererò le correnti gravitazionali,

lo spazio e la luce per non farti invecchiare.

TI salverò da ogni malinconia,

perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...

io sì, che avrò cura di te.
(F. Battiato)

lunedì 14 settembre 2009

Il ramo rubato



Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.

Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell'ombra.

Ancora non se n'è andato l'inverno,
e il melo appare
trasformato d'improvviso
in cascata di stelle odorose.

Nella notte entreremo
fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.

E cautamente
nella nostra casa,
nella notte e nell'ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.
(Pablo Neruda)

domenica 13 settembre 2009

Wrapped Around Your Finger



You consider me the young apprentice.
Caught between the Scylla and Charibdes.
Hypnotized by you if I should linger.
Staring at the ring around your finger.
I have only come here seeking knowledge,
Things they would not teach me of in college.
I can see the destiny you sold,
turned into a shining band of gold.
I'll be wrapped around your finger.
I'll be wrapped around your finger.
Mephistopheles is not your right name,
But I know what you're up to just the same.
I will listen hard to your tuition,
And you will see it come to its fruition.
I'll be wrapped around your finger.
I'll be wrapped around your finger.
Devil and the deep blue sea behind me,
vanish in the air you'll never find me.
I will turn your face to alabaster,
Then you'll find your servant is your master.
And you'll be wrapped around my finger.
I'll be wrapped around your finger.
You'll be wrapped around my finger.

Mi consideri il giovane apprendista
Preso tra Scilla e Cariddi
Ipnotizzato da te se dovessi esitare
A fissare l'anello intorno al tuo dito
Sono venuto qui solo a cercare conoscenza
Le cose che non mi avrebbero insegnato al college
Posso vedere il destino che hai venduto
Trasformato in una brillante fascia d'oro
Sarò avvolto intorno al tuo dito
Sarò avvolto intorno al tuo dito
Il tuo nome non è Mefistofele
Ma so che hai in mente proprio la stessa cosa
Ascolterò attentamente il tuo insegnamento
E vedrai che si realizzerà
Sarò avvolto intorno al tuo dito
Sarò avvolto intorno al tuo dito
Il diavolo e il profondo mare blu dietro di me
Svanisco nell'aria non mi troverai mai
Trasformerò il tuo volto in alabastro
Allora scoprirai che il tuo servo è il tuo padrone
E tu sai avvolta intorno al mio dito.
(Police)

sabato 12 settembre 2009

Come la nebbia non lascia cicatrici



Come la nebbia non lascia cicatrici
sul verde cupo della collina,
così non ne lascia il mio corpo su di te, né mai ne lascerà.
Quando il vento e il falco s'incontrano,
che cosa rimane di duraturo?
Allo stesso modo ci incontriamo,
io e te,
per poi rigirarci e dormire
Come tante notti resistono
senza la luna né una stella,
così anche noi resisteremo,
quando uno di noi sarà via, lontano.
(Leonard Cohen)

venerdì 11 settembre 2009

Muoio per te



A un passo da Gerusalemme
E a un solo un miglio dalla luna
Sotto un cielo di milioni di stelle
Ho il cuore perso in un pianeta lontano
Che gira intorno e cade gui'
Con archi di tristezza,
Io muoio per te, muoio per te!
E se il mio regno diventa sabbia
E cade in fondo al mare:
Io muoio per te, (io) muoio per te!
E dalla fonde oscure valli
Canzoni antiche di tristezza
Mo ogni passo io pensavo a te
Ogni passo solo te
Per ogni stella un granello di sabbia
Gli avanzi di un asciutto mare
Dimmi, quanto tempo, quanto ancora!
C'e' una citta nel deserto e riposa
La vanita di un antico re
Ma la citta riposa in pezzi,
Dove il vento urla all'avvoltoio
Quello che ha fatto l'uomo
Con l'ambizione, e tutto questo
Faro prigione la mia vita
Se sei la sposa per un altro
Che i miei nemici siano liberi,
Io cado e sono qui,
Che muoio per te, muoio per te!
E solo come mai,
Cosi solo come ora mai!
Con tutti i miei domini
Cosa sono qui
Sono niente cosi
Non ci son vittorie
Nelle nostre storie, senza amor!
A un passo da Gerusalemme
E a un solo un miglio dalla luna
Sotto un cielo di milioni di stelle
Ho il cuore perso in un pianeta lontano
Che gira intorno e cade gui'
Con archi di tristezza,
Io muoio per te, muoio per te!
E anche se hai le chiavi
E distruggi quel che ho
Ogni prigione in polvere
Nemici piu non ho
(E) i regni miei di sabbia mare,
Io muoio per te, muoio per te!
(Sting)

giovedì 10 settembre 2009

Ciò che si è davvero



Ci sono diversi tipi di libertà, e ci sono parecchi equivoci in proposito.
Il genere più importante di libertà è di essere ciò che si è davvero.

(Jim Morrison, intervista a cura di Lizze James, 1968)

mercoledì 9 settembre 2009

L'anima libera



L'anima libera e' rara, ma quando la vedi la riconosci: soprattutto
perché provi un senso di benessere, quando gli sei vicino.

(Charles Bukowski)

martedì 8 settembre 2009

Cyberbullismo



"Con il termine cyberbullismo o bullismo online si indicano quegli atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l'e-mail, le chat, i blog, i telefoni cellulari, i siti web o qualsiasi altra forma di comunicazione riconducibile al web che è arrivato a rappresentare circa un terzo del bullismo totale. Anche se si presenta in una forma diversa, anche quello su internet è bullismo: far circolare delle foto spiacevoli o inviare e-mail contenente materiale offensivo può far molto più male di un pugno o un calcio. In Inghilterra, più di 1 ragazzo su 4, tra gli 11 e i 19, anni è stato minacciato da un bullo via e-mail o sms. In Italia, secondo alcune ricerche sul fenomeno del bullismo in generale, oltre il 24% degli adolescenti subisce prevaricazioni, offese o prepotenze. Tutto ciò che un ragazzo fa online lascia delle tracce su di esso, tracce che possono rimanere nel suo computer o possono essere rilasciate a terzi: più tracce lasci su internet è più è facile che ti trovino.Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del Codice civile e/o del Codice penale".
(Tratto dal sito web "Il tuo psicologo")

lunedì 7 settembre 2009

(Everything I Do) I Do It For You



Look into my eyes - you will see,
What you mean to me.
Search your heart - search your soul,
And when you find me there, you'll search no more.
Don't tell me it's not worth tryin' for.
You can't tell me it's not worth dyin' for.
You know it's true,
Everything I do - I do it for you.
Look into your heart - you will find,
There's nothin' there to hide.
Take me as I am - take my life,
I would give it all - I would sacrifice.
Don't tell me it's not worth fightin' for.
I can't help it - there's nothin' I want more.
Ya know it's true,
Everything I do - I do it for you.
There's no love - like your love.
And no other - could give more love.
There's nowhere - unless you're there.
All the time - all the way.
Oh - you can't tell me it's not worth tryin' for.
I can't help it - there's nothin' I want more,
Yeah, I would fight for you - I'd lie for you.
Walk the wire for you - yeah, I'd die for you.
Ya know it's true.
Everything I do. Ohhhhhhh, I do it for you.

Guardami negli occhi - e vedrai
cosa significhi per me.
Cerca nel tuo cuore - cerca nella tua anima
e quando mi trovi non cercherai più.
Non dirmi che non vale la pena tentare
non puoi dirmi che non vale la pena morire
tu sai che è vero
che ogni cosa che io faccio - la faccio per te.
Guarda nel tuo cuore - troverai
che non c'e niente da nascondere
Prendimi come sono - prendi la mia vita
Te la darò tutta - mi sacrificherò.
Non dirmi che non vale la pena lottare
Non ti posso aiutare - non c'è niente che voglio di più
Si tu sai che è vero
che ogni cosa che faccio - la faccio per te.
Non c'è amore - come il tuo amore
e nessun altro - può dare più amore
Non c'è niente - almeno che tu non sia là
Tutto il tempo - in tutti i modi.
Oh - non puoi dirmi che non vale la pena tentare.
Non ti posso aiutare - non c'è niente che voglio di più
Combatterò per te - Mentirò per te
camminerò sul filo - si morirò per te.
Si tu sai che è vero
che ogni cosa che faccio - la faccio per te
("(Everything I Do) I Do It For You" by Bryan Adams)

domenica 6 settembre 2009

Save a prayer



You saw me standing by the wall,
Corner of a main street
And the lights are flashing on your window sill
All alone ain't much fun,
So you're looking for the thrill
And you know just what it takes and where to go
Don't save a prayer for me now,
Save it 'til the morning after
No, don't say a prayer for me now,
Save it 'til the morning after.
Feel the breeze deep on the inside,
Look you down into the well
If you can, you'll see the world in all his fire
Take a chance
(Like all dreamers can't find another way)
You don't have to dream it all, just live a day.
Don't say a prayer for me now,
Save it 'til the morning after
No, don't say a prayer for me now
Save it till the morning after.
Pretty looking road,
try to hold the rising floods that fill my skin
Don't ask me why I'll keep my promise,
I'll melt the ice
And you wanted to dance so I asked you to dance
But fear is in your soul
Some people call it a one night stand
But we can call it paradise.
Don't say a prayer for me now,
Save it 'til the morning after
No, don't say a prayer for me now,
Save it 'til the morning after

Mi hai visto aspettare appoggiato al muro
All’angolo della strada principale
E le luci riflettevano sul davanzale della tua finestra
Da sola ti annoiavi
Così hai cercato un’emozione
E sapevi solo cosa ci voleva e dove andare.
Non dire una preghiera per me adesso
Tienila per la mattina dopo
No, non la dire adesso
Salvala per la mattina dopo.
Sento una brezza dentro nel profondo
Ti guardo giù in fondo
Se puoi, vedrai il mondo in tutto il suo bruciare
Cogli l’opportunità
(come per tutti i sognatori è l’unica strada)
Ma tu non devi sognarlo tutto, ma vivere un giorno.
Non dire una preghiera per me adesso
Tienila per la mattina dopo
No, non la dire adesso
Salvala per la mattina dopo.
Una strada di bell’aspetto,
Cerca di trattenere le crescenti inondazioni che riempiono la mia pelle
Non chiedermi perché manterrò la mia promessa,
Scioglierò il ghiaccio
così volevi danzare e mi hai chiesto di danzare
Ma la paura è nella tua anima
Alcuni la chiamerebbero storia di una notte
Ma noi possiamo chiamarlo paradiso.
Non dire una preghiera per me adesso
Tienila per la mattina dopo
No, non la dire adesso
Salvala per la mattina dopo
(Duran Duran)

sabato 5 settembre 2009

Il mio canto libero



In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero
sei tu
e l'immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite
degli occhi tuoi
nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo
e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore
di vero amore
in un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
e la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine
ormai
nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
la veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore e riscopro te
dolce compagna che
non sai domandare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
in un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
e la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine
ormai
nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
la veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore e riscopro te
du du du du du
("Il mio canto libero" by Lucio Battisti)

venerdì 4 settembre 2009

L'individuazione



"L’individuazione è in generale il processo di formazione e di caratterizzazione dei singoli individui, e in particolare lo sviluppo dell’individuo psicologico come essere distinto dalla generalità, dalla psicologia collettiva. L’individuazione è quindi un processo di differenziazione che ha per meta lo sviluppo della personalità individuale. La necessità dell’individuazione è una necessità naturale, in quanto che impedire l’individuazione, mercé il tentativo di stabilire delle norme ispirate prevalentemente o addirittura esclusivamente a criteri collettivi, significa pregiudicare l’attività vitale dell’individuo. L’individualità è però già data fisicamente e fisiologicamente e si esprime analogamente anche nel suo aspetto psicologico. Ostacolare in modo sostanziale l’individualità comporta perciò una deformazione artificiosa. È senz’altro chiaro che un gruppo sociale il quale sia costituito da individui deformi non può essere un’istituzione sana e, a lungo andare, vitale, giacché soltanto la società che è in grado di serbare la propria coesione interna e i propri valori collettivi assieme alla massima possibile libertà del singolo può contare su di una vitalità duratura. Per il fatto stesso che l’individuo non è soltanto un essere singolo, ma presuppone anche dei rapporti collettivi per poter esistere, il processo di individuazione non porta all’isolamento, bensí a una coesione collettiva piú intensa e piú generale.

Il processo psicologico dell’individuazione è strettamente connesso con la cosiddetta funzione trascendente, in quanto mediante questa funzione vengono date quelle linee di sviluppo individuali che non potrebbero mai essere raggiunte per la via già tracciata da norme collettive.

L’individuazione non può essere in alcun caso l’unico obiettivo dell’educazione psicologica. Prima di potersi proporre come scopo l’individuazione, occorre raggiungere la meta educativa dell’adattamento al minimo di norme collettive necessario per l’esistenza: una pianta che debba essere portata alla massima possibile fioritura delle sue peculiarità deve anzitutto poter crescere nel terreno in cui è piantata.

L’individuazione è sempre piú o meno in contrasto con le norme collettive, giacché essa è separazione e differenziazione dalla generalità e sviluppo del particolare; non però di una particolarità cercata, bensí di una particolarità già a priori fondata nella disposizione naturale. L’opposizione alle norme collettive è però soltanto apparente, in quanto, a ben guardare, il punto di vista individuale non è orientato in senso opposto alle norme collettive, ma solo in senso diverso. La via individuale può anche non essere affatto in contrasto con la norma collettiva giacché l’antitesi di quest’ultima non potrebbe essere altro che una norma opposta. Ma la via individuale non è appunto mai una norma. Una norma nasce dalI’insieme delle vie individuali e ha ragione di esistere e possiede una sua efficacia animatrice solo quando genericamente sussistono vie individuali che di tanto in tanto vogliano seguire il suo orientamento. Una norma che abbia validità assoluta non serve a nulla. Un vero conflitto con le norme collettive si ha solo quando una via individuale viene elevata a norma, il che è poi la vera intenzione dell’individualismo estremo. Questa intenzione è naturalmente patologica e del tutto avversa alla vita. Pertanto essa non ha nulla a che fare con l’individuazione, la quale, deviando dalla via consueta per imboccare una individuale, ha bisogno proprio per questo della norma per orientarsi di fronte alla società e per effettuare la coesione fra gli individui entro la società, coesione che è una necessità vitale. L’individuazione porta perciò a un apprezzamento spontaneo delle norme collettive; invece la norma diventa sempre piú superflua in un orientamento esclusivamente collettivo della vita, e con ciò la vera moralità va in rovina. Quanto piú l’uomo è sottoposto a norme collettive, tanto maggiore è la sua immoralità individuale. L’individuazione coincide con l’evoluzione della coscienza dall’originario stato d’identità; l’individuazione rappresenta quindi un ampliamento della sfera della coscienza e della vita psicologica cosciente".
(Tratto dal sito web "Filosofico")

giovedì 3 settembre 2009

Pericolo "binge drinking"



"Binge drinking locuzione nominale inglese [propriamente ‘bevuta’ (drinking) ‘della gozzoviglia’ (binge)], usata in italiano come sostantivo maschile. – (neologismo) L’ubriacarsi fino allo stordimento non come pratica quotidiana, ma in occasione di feste di fine settimana o singole serate trascorse in locali, insieme ad altre persone. [...] Binge drinking, se fossimo negli anni Cinquanta, potrebbe tradursi con “la sbronza di fine settimana”; ma sarebbe traduzione imprecisa e riduttiva per designare un fenomeno antropologicamente più insidioso e tutto contemporaneo. Il binge drinking nasce nelle università americane (www.forbes.com), si estende ai college inglesi, epidemizza l’Europa delle città e delle località di villeggiatura, dove, in appartamenti privati o in giri serali e notturni di locali, gruppi di giovani si incontrano due o tre volte la settimana (o anche meno – classico anche il solo sabato sera) con l’obiettivo esclusivo di ubriacarsi, bevendo come minimo 4-5 bicchieri colmi di alcolici (birra, drink, aperitivi, superalcolici) i ragazzi, come minimo 2-3 le ragazze. Studenti modello, al limite; ricchi di gadget tecnologici, vestiti alla moda, non privi di denaro, le ragazze e i ragazzi dediti al binge drinking (c’è un nome anche per loro: binge drinker) partecipano a un rito collettivo che ha come finalità predeterminata e ineliminabile lo stordimento e l’annullamento di sé. Recenti dati sull’Italia, forniti dall’Osservasalute dell’Istituto Superiore della Sanità, da correlare con quelli europei, presentati dall’Eurobarometro sugli Atteggiamenti verso l’alcol (Attitudes towards Alcohol, ottobre-novembre 2006 http://ec.europa.eu/), mettono in evidenza la schiera crescente di binge drinker: in Europa la fascia d’età più interessata alla bevuta con solo scopo di ubriacatura “da sballo” è quella dei giovani tra i 19 e i 24 anni, col 19% sul totale dei binge drinker; in Italia, circa il 7% dei dediti al binge drinking ha tra gli 11 e i 18 anni (la regione col primato negativo è il Trentino). Per cercare di arginare il fenomeno del binge drinking e, più in generale, del consumo di alcolici e superalcolici tra minorenni, alcuni Comuni italiani hanno cominciato a intervenire con sanzioni amministrative tese a punire la vendita di superalcolici a minorenni (o minori di 16 anni), come a Monza e Caltagirone, o, in soprappiù, a sanzionare la cessione di bevande alcoliche a minori di 16 anni (come a Milano), con lo scopo di colpire il comportamento dei ragazzi maggiorenni che acquistano per conto di quelli che sono ancora nella minore età (cfr. Le multe della discordia, a cura di Susanna Marzolla, sul quotidiano «La Stampa» del 21 luglio 2009). A livello europeo, si annunciano nuove e più allarmate sessioni di studio e si enuncia la volontà di prevenire e ammonire, utilizzando anche i canali mediali preferiti dai giovani, come Youtube e Facebook".
(Dal sito Web della Treccani)

mercoledì 2 settembre 2009

Drinking in L.A.



Hi, my name is Stereo Mike.
Yeah, we got three tickets to the Bran Van
concert happening this Monday night at
the Pacific Pallisades. You can all dial in
if you want to answer a couple of
questions, namely, what is Todd's favourite
cheese. Jackie just called up and said
it was a form of Roquefort. We'll see about that...
Give us a ring-ding-ding! It's a beautiful day.
Yeah Todd, this is Liquid
ring-a-ding-a-dinging, want those three Bran Van
tickets man. Waddya think? Todd, you there?
I woke up again this morning with the sun in my eyes,
When Mike came over with a script surprise.
A Mafioso story with a twist,
A "Too Wong Foo, Julie Newmar" hit,
Get your ass out of bed, he said:
I'll explain it on the way.
But we did nothing, absolutely nothing that
day, and I say:
What the hell am I doing drinking in L.A. at 26?
I got the fever for the flavour, the payback
will be late, still I need a fix.
And the girls on the bus kept on laughing at us,
As we rode on the ten down to Venice again.
Flaring out the G-Funk,
Sipping on a juice and gin,
Just me and a friend.
Feeling kinda groovy,
Working on a movie. (Yeah right!)
But we did nothing, absolutely butkis that
day, and I say:
What the hell am I doing drinking in L.A. at 26?
With my mind on my money and my money on
my... Beer, beer!
I know that life is for the taking, so I
better wise up, and take it quick.
Yeah, one more time at Trader Vic's.
Some men there wanted to hurt us,
And other men said we weren't worth the fuss.
We could see them all bitching by the bar,
About the fine line, between the rich and the poor.
Then Mike turned to me and said:
"What do you think we got done son?"
We've got a conclusion, and I guess that's
something, so I ask you:
What the hell am I doing drinking in L.A. at 26?
I got the fever for the nectar, the payback
will be late, still I need a fix.
We need to fix you up, call me Monday and
maybe we'll fix it all up.
L.A., L.A., L.L.A, L.A.
L.A., L.A., L.L.A, L.A.
L.A., L.A., L.L.A.
So I ask you:
What the hell am I doing drinking in L.A. at 26?
L.A., L.A., L.A.

Ciao, il mio nome é Stereo Mike
Yeah, abbiamo tre biglietti per il concerto dei Bran Van che si terrà
lunedi notte al Pacific Pallisades. Potete tutti telefonare se
volete rispondere a qualche domanda, ossia, qual’è il formaggio
preferito da Todd. Jackie ha chiamato e ha detto che era una forma di Roquefort. Voglio capirci qualcosa..
Chiamateci! é un giorno meraviglioso
Yeah Todd, sono Liquid al telefono, voglio quei tre
biglietti per il concerto. Cosa ne pensi? Todd, ci sei?
mi sono svegliato ancora questa mattina con il sole negli occhi,
quando Mike è venuto con uno scritto a sorpresa.
Una storia intrecciata di un Mafioso,
un disguido di “Too Wong Foo, Julie Newmar”
Alza il culo dal letto, disse:
te lo racconto strada facendo.
Ma non facemmo nulla, assolutamente nulla quel giorno, e io dissi:
che cavolo ci faccio qui a 26 anni a bere a Los Angeles?
i fumi dell'alcool salgono, più tardi pagherò pegno
ma per ora ho bisogno di un'altro goccio.
E le ragazze sul bus ci ridono addosso,
mentre viaggiavamo sulla decima sempre in direzione di Venice
bruciando qualche soldo
bevendo un succo e gin
solo io e un amico
sentendo una specie di vuoto
lavorando in un film.(Yeah giusto!)
Ma non facemmo nulla, proprio nulla quel giorno, e io dissi:
che cavolo ci faccio qui a bere a Los Angeles il 26?
con la mia mente sui miei soldi e I miei soldi nella mia.. birra, birra!
lo so che la vita é fatta per prendere, é meglio che sia saggio, e lo prenda in fretta
Yeah, un’altra volta al Trader Vic.
Alcuni tipi volevano ferirci,
e altri dissero che non valevamo nulla
potevamo vederli mentre sparavano puttanate al bar,
sulla linea sottile tra ricchi e poveri
Mike si girò verso di me e disse:
”Cosa pensi dobbiamo fare ora?”
Trammo una conclusione, e io proposi che qualcosa c’é, ti chiedo:
che cavolo ci faccio qui a bere a Los Angeles il 26?
Ho la febbre per il nettare, il rimborso avverrà tardi, ho bisogno di fissarlo.
dobbiamo fissarlo, chiamami lunedi e forse lo fisseremo
Hell[=Inferno]-A-L.A., Hell hell-A-L.A.! ...
ti chiedo:
che cavolo ci faccio qui a bere a Los Angeles il 26?
Hell-A-L.A., Hell hell-A-L.A.
("Drinking in L.A.", by Bran Van 3000)

martedì 1 settembre 2009

... i suoi occhi in cielo ...



Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù?
È l'oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo indossano. Gettalo via.
È la mia donna; oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di esserlo.
Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.
No, sono troppo audace; non parla a me;
ma due stelle tra le più lucenti del cielo,
dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi
di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia sulla mano!
Oh, fossi un guanto su quella mano
e potessi sfiorarle la guancia!
(William Shakespeare)