venerdì 15 maggio 2009

La disgrafia e la rieducazione del gesto grafico



Disgrafia-
Per disgrafia s'intende una scrittura sofferente, illeggibile, eccessivamente lenta o eccessivamente veloce, insoddisfatta. Si parla anche di disturbo dell'apprendimento, che si evidenzia nella prima fase nella difficoltà a riprodurre segni alfabetici e numerici, e nella seconda fase - quando la scrittura è acquisita e non è stata rieducata - in una generica difficoltà nello scrivere, nel leggere, e in un'insoddisfazione, quasi un rifiuto verso l'attività scrittoria.
Spesso, collegata alla disgrafia, si trova un'inadeguata percezione del proprio schema corporeo, e un senso dello scorrere del tempo non consono.
E' importante, per il bambino piccolo, poter "gattonare" molto, prima di rizzare la schiena, senza iniziare a camminare prematuramente.
Altrettanto importante è il massaggio praticato dalla mamma sul neonato, massaggio effettuato sulle varie parti del corpo, nominandole ("la tua mano destra, il tuo piede sinistro, ecc.").
Cercate di non "forzare" mai il bambino ad usare una mano anziché un'altra, nel periodo in cui inizia ad afferrare gli oggetti ed è, per molto tempo, ambidestro* in maniera naturale.
Sarà lui, spontaneamente, a scegliere la sua mano predominante**.
A volte la disgrafia è originata proprio dalla forzatura effettuata sulla mano non-predominante. Ma quando ci si accorge che il bambino è disgrafico, cosa si puo' fare? Intanto, tranquillizzarlo: la disgrafia non è una malattia, ma una ricchezza. Mediamente, infatti, i bambini disgrafici sono più intelligenti dei loro coetanei non-dísgrafici. Poi è fondamentale rivolgersi al consulente grafologo, per restituire al bambino fiducia nelle proprie capacità scolastiche, tramite la rieducazione della scrittura, o grafoterapia, che è di più di una semplice rieducazione motoria. Infatti, la grafoterapia prevede la rieducazione fisico-muscolare, la rieducazione del gesto grafico ed esercizi di prescrittura.
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* Usa indifferentemente la mano destra e la mano sinistra.
** La mano maggiormente usata, quindi la mano scrivente: la destra per i destrimani, la sinistra per i mancini.
(Mio articolo, pubblicato sul sito web per l'infanzia: Il Nido)

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