martedì 16 giugno 2009

La grafia di Emilio Salgari




Emilio SALGARI (1862-1911)
Pioniere della fantascienza in Italia, il Salgari
scrisse ben 80 romanzi, tra i quali ricordiamo:”Il
corsaro nero”, “I pirati della Malesia”, “Capitan
Tempesta”; si suicidò in seguito alla follia della
moglie e alla morte di uno dei suoi quattro figli.
Creativo, curioso, dotato di una fervida immaginazione
e di una disposizione all’indagine, Salgari era dotato
di un pensiero che si basava sulle libere associazioni
e l’estemporaneità. Proprio questo si nota nel suo
modo di scrivere, istintivo e scarno, l’azione a
discapito di un vero e proprio intreccio. Ogni sua
valutazione era caricata di emozioni, quindi di una
visuale soggettiva e dal rischio di non giungere a
lucide decisioni razionali. Non disponeva, infatti, di
grandi capacità organizzative. Possedeva sottigliezza
mentale, abilità di contraddizione e volontà di
autoaffermazione. Dalla comunicativa ricca di
contenuti emotivi, dalla grande vivacità espressiva,
Salgari era un creativo, dal comportamento bizzarro ed
instabile, non esattamente diplomatico. Nervoso ed
irrequieto, cercava costantemente la considerazione
altrui, sia in termini di affetto, sia nei
riconoscimenti sociali. Provava la sensazione di non
essere adeguatamente valorizzato, e la sua
aggressività, solo immaginata, veniva trasferita nei
suoi romanzi di azione.
(Mio articolo apparso su "Salute e Beauty", Piscopo Editore, Roma)

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