sabato 6 giugno 2009

DOSSIER BAMBINI ABUSATI



MINORI. BIMBE, 6-10 ANNI, ITALIANE: DOSSIER BAMBINI ABUSATI
DATI OSSERVATORIO VENETO. NEL 42% DEI CASI, SOPRUSI SESSUALI.
Cinque centri in altrettante province, oltre 900 bambini presi in carico dal 2004 a oggi, in maggioranza italiani, di sesso femminile e di eta' compresa tra i 6 e i 10 anni. Sono questi alcuni dei dati provenienti dall'Osservatorio regionale "Nuove generazioni e famiglia", presentati ieri a Padova nel corso del convegno "Abuso e maltrattamento di minori: gli interventi di cura e le diverse culture". I bambini in carico dal primo anno di attivita' dei Centri fino a dicembre 2008 raggiungono dunque la quota di 900: la maggioranza e' rappresentata da bambine (circa il 67%) ed e' di nazionalita' italiana (oltre l'82%). Tra gli stranieri prevale la cittadinanza rumena, seguita da quella marocchina e ghanese. Dei maltrattamenti gravi segnalati, la maggior parte riguarda l'abuso e le molestie sessuali (42% dei casi), seguite dal maltrattamento fisico e dalla grave trascuratezza. Nel primo caso la maggioranza dei bambini coinvolti ha un'eta' compresa tra 6 e 10 anni (oltre il 32% del totale degli abusi sessuali). I maltrattamenti gravi invece avvengono per lo piu' in ambiente intrafamiliare (l'84%) e in maniera continuativa. A intervenire per prime nel tentativo di fermare le violenze sono spesso le scuole (17%), che chiedono aiuto ai servizi sociali. Ma molte richieste di soccorso arrivano anche da un genitore o dai fratelli e sorelle (rispettivamente 12% e 11,2% dei casi). Le Ulss e i comuni sono invece i servizi che prevalentemente inoltrano la richiesta di intervento direttamente ai Centri. Un capitolo a parte si apre quando l'intervento e' richiesto dall'autorita' giudiziaria: dal gennaio a dicembre 2008 sono state effettuate circa 13.480 prestazioni con una media di 33 interventi per minore, il 62% dei quali riguardava la presa in carico psicoterapeutica, educativa e sociale. "I centri interprovinciali di Padova, Treviso, Vicenza, Verona e Venezia in questi anni hanno saputo radicarsi nel territorio e integrarsi al meglio con gli altri servizi di tutela attivi in regione- commenta Francesco Gallo, dirigente del servizio Famiglia del Veneto-. Queste strutture sono nate con il compito di prendere in carico i minori che hanno subito violenza, maltrattamenti o che sono in condizione di grave trascuratezza, ma da sempre curano anche i rapporti con la famiglia, cercando di dare una risposta complessiva al problema". Secondo Gallo i dati riferiscono di una regione all'avanguardia in questo delicato ambito: "Considerati i numeri possiamo dirci abbastanza fortunati perche' anche se non siamo immuni dal fenomeno disponiamo di una buona rete di servizi che ci mette in condizione di affrontare le difficolta'. Certo, trattandosi di minori non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo puntare molto sulla prevenzione".
(Tratto da www.cismai.org)

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