giovedì 5 marzo 2009

Scrittura in corsivo, linguaggio dell'anima (1)



Scrittura in corsivo, linguaggio dell'anima
Computer e sms modificano il processo mentale organizzativo dei bambini?

Tutto ha inizio con uno scarabocchio...All'età di 10-12 mesi afferriamo una matita per il piacere di lasciare traccia di noi nello spazio, foglio, muro, o altra superficie. Il segno grafico è per il bambino un modo di oggettivarsi, di entrare nel mondo, e di comunicare con gli altri, costituisce la sua lingua più vera. E poi? Se sono opportunamente stimolati dagli adulti, i bambini acquistano sempre maggiore dimestichezza con la comunicazione espressiva scritta, e passano naturalmente dallo scarabocchio al disegno, per approdare alla grafia corsiva. Ma che accade, in caso contrario? Gli educatori sanno che la maturazione globale infantile è il prodotto di un'azione equilibrata e costante nel tempo. Fondamentali risultano, quindi, un'educazione senso-percettiva adeguata, la coscientizzazione dello schema corporeo, l'armonizzazione della lateralità riferita allo spazio, lo sviluuppo della nozione temporale, lo strutturarsi dell'attenzione. [Fine 1.a parte]
(Mio articolo, apparso sulla copertina di "Emmaus", 28.02.2009, n.8, anno XXXIV)

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