giovedì 9 luglio 2009

Le staminali femminili



Roma, 8 lug. (Adnkronos Salute) - Scoperta rivoluzionaria del Northeast England Stem Cell Institute e dell'ateneo di Newcastle in Gran Bretagna. Per la prima volta al mondo, scrivono gli studiosi capitanati da Karim Nayernia sulla rivista Stem Cells and Development, è stato creato in laboratorio sperma umano, partendo da cellule staminali embrionali. La ricerca Gb potrebbe rivoluzionare il campo delle cure per contrastare la sterilità. Nell'arco di appena una decina d'anni, stimano infatti i ricercatori, potrebbe essere utilizzata comunemente tra le terapie disponibili per veder spuntare la cicogna. E non è tutto. Gli studiosi - a capo di una ricerca che sta già rimbalzando sulle testate online dell'intero pianeta - non escludono che un giorno potrebbero arrivare a creare sperma in laboratorio partendo da staminali femminili. Una possibilità che aprirebbe scenari senza precedenti, con il gentil sesso in grado di riprodursi da sè senza l'immancabile, per lo meno al momento, contributo maschile, con tutti gli inevitabili risvolti etici del caso. Gli scienziati Gb sono partiti da staminali derivate da embrioni donati in seguito a trattamenti di fecondazione assistita. Le cellule sono state conservate in contenitori saturi di azoto liquido, quindi portate a temperatura corporea e miscelate con un 'intruglio' chimico per incoraggiarne la crescita. Le staminali erano contrassegnate da un marcatore genetico che ha permesso ai ricercatori di individuare e separare le cosiddette germinali, ovvero quelle cellule che, durante le prime settimane di sviluppo dell'embrione, si differenziano fino a formare spermatozoi oppure oociti. Le cellule XY (maschili) sono state sottoposte, a questo punto, al processo di 'meiosi', meccanismo della riproduzione sessuale. Per arrivare alla creazione e allo sviluppo dello sperma ci sono volute dalle quattro alle sei settimane. Gli spermatozoi creati in laboratorio non sono perfetti, ammette lo stesso Nayernia, ma hanno tutte le qualità fondamentali per il processo riproduttivo. I ricercatori hanno prodotto un video per documentare la ricerca.

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