martedì 20 gennaio 2009
USO DEI COLORI
Estratto da un mio articolo apparso sul sito web www.cesap.org:
Richiesta:"Mio figlio ha 23 mesi, frequenta l'asilo nido. Da un
po' di tempo, usa il pennarello nero nei suoi disegni,
e fa spesso incubi notturni. Che cosa puo' dirmi al
riguardo?".
AL:Devo fare una precisazione: quando i bambini usano il
colore nero (a meno che in casa non ci sia nessun
altro strumento grafico: né altri colori, né penne, né
matite), dobbiamo provare un senso di preoccupazione,
che ci metterà in uno stato di vigilanza teso a
comprendere meglio, col passare del tempo, se il
bambino sta davvero male, e come sta male, o se è solo
una fase passeggera di crescita.
Comunque, noi adulti dobbiamo allertarci, perché il
nero, simbolicamente, esprime, nella migliore delle
ipotesi, riservatezza, dolore, malinconia. paura,
ricca interiorità, pudore, e nella peggiore, silenzio
privo di possibilità, di speranza, di futuro, ansia,
disperazione, morte.
A 23 mesi i bambini generalmente si trovano ancora
nella fase grafica della rappresentazione globale, e
si stanno avviando alla fase successiva, in cui
esplorano lo spazio grafico, spesso disegnando linee a
zig-zag e compiendo movimenti circolari.
Il fatto che abbia incubi notturni, però, mi porta a
pensare che la scelta del nero non sia obbligata (il
nero unico colore presente in casa), né casuale (la
scelta dettata dalla sperimentazione).
Si rivolga con fiducia ad un consulente grafologo, che
esaminando i disegni di Suo figlio non solo dal punto
di vista del colore ma anche e soprattutto sulla base
della simbolistica delle zone grafiche, Le dirà se il
piccino è triste, quanto, e perché, indicandoLe la
migliore e più rapida soluzione del problema in atto.
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